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Monteroni d’Arbia, volontari in servizio alle corse a pelo

Quattro equipaggi della Pubblica Assistenza Val d’Arbia  sono impegnati oggi a Monteroni d’Arbia presso l’ippodromo comunale in occasione del primo appuntamento di corse a pelo per la stagione 2023

Quattro equipaggi, due ambulanze, un totale di sedici volontari in servizio: sono questi i numeri dell’impegno della Pubblica Assistenza Val d’Arbia nell’ambito delle corse a pelo che si svolgono a Monteroni d’Arbia nella giornata di oggi, domenica 12 marzo, per il primo appuntamento della stagione 2023.

Sei le batterie, due la mattina a partire dalle 11.15 e quattro nel pomeriggio dalle 15.15, in occasione delle quali i volontari prestano servizio presso l’ippodromo comunale. Il secondo e ultimo appuntamento sarà invece domenica 12 aprile.

Ecco le foto.

8 marzo: il progetto “Noi ci mettiamo il cuore” compie un anno

Un anno fa le volontarie della Pubblica Assistenza Val d’Arbia effettuavano la prima donazione di cuscini sotto-ascellari e borse portadrenaggi alle donne operate di tumore al seno

L’idea era nata molto tempo prima ma il progetto ha spiccato il volo, dopo la brutale battuta di arresto a causa della pandemia, lo scorso 8 marzo 2022, quando le volontarie della Pubblica Assistenza Val d’Arbia hanno potuto effettuare la prima donazione di cuscini sotto-ascellari e borse per contenere i drenaggi realizzati per le donne operate di tumore al seno e in cura nella UOC Chirurgia Oncologica della mammella dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese.

Un momento della prima consegna avvenuta l’8 marzo 2022.

Un gesto di solidarietà scaturito dalla riflessione per cui ogni anno sempre più donne sono colpite da tumore al seno che, come conseguenza, porta all’esportazione della mammella. Circa il 25-30% delle donne operate subisce anche l’asportazione dei linfonodi ascellari con il conseguente svuotamento del cavo ascellare. Ciò comporta delle difficoltà a stare in posizione supina ed una riabilitazione particolare, oltre che l’uso di drenaggi che le donne devono portarsi dietro per alcuni giorni. L’idea di realizzare e donare alle pazienti questi supporti che possono essere molto utili aveva preso vita dal confronto con alcuni specialisti: il cuscino a forma di cuore, con la forma ergonomica e una soffice imbottitura, offre sostegno al braccio e diminuisce la pressione sulla zona operata, alleviando il dolore; mentre le borse portadrenaggi rendono più sopportabili i disagi post-operatori.

A distanza di un anno – spiegano Anna Tani ed Enza Terzuoli, referenti del progetto ‘Noi ci mettiamo il cuore‘ per la Pubblica Assistenza Val d’Arbiapossiamo tirare le somme e guardare con emozione e un pizzico di orgoglio i numeri importanti che abbiamo registrato. Le nostre volontarie hanno realizzato e donato 739 borse portadrenaggi e 75 cuori sotto-ascellari. Dal taglio delle stoffe alla cucitura al confezionamento, in ogni fase della lavorazione ci mettiamo il cuore e facciamo il pieno della gratitudine e del sostegno che, donazione dopo donazione, riceviamo dalle pazienti e da tutte le donne che supportano con il loro operato il nostro progetto e ci aiutano a portarlo avanti.

L’infopoint del progetto gestito dalle volontarie della Pubblica Assistenza Val d’Arbia è attivo presso la sede sociale dell’associazione in via IV novembre n. 147 a Monteroni d’Arbia ogni primo e terzo venerdì del mese dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

Emilia Di Gregorio

Da volontario a conduttore per raccontare la protezione civile

“Mi chiamo Duccio, ho 51 anni e nella vita non faccio il conduttore”. Chi lo avrebbe mai detto che un volontario si sarebbe presentato così incontrando le ragazze e i ragazzi per raccontare il mondo della protezione civile? 

È accaduto alla Pubblica Assistenza Val d’Arbia, dove i volontari del Gruppo di Protezione Civile hanno ideato il format “I soliti resilienti” ispirato al noto game-show televisivo e destinato agli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo Renato Fucini di Monteroni d’Arbia per raccontare la storia e le attività di protezione civile.

Proprio come in TV, gli studenti – spiegano i referenti del Gruppo di Protezione Civile della Pubblica Assistenza Val d’Arbiadevono abbinare le identità ai volontari/ignoti. Ognuno di noi ha una propria identità, data dalle proprie esperienze personali e professionali, e tre indizi di una storia da raccontare per l’operato che da volontari di protezione civile svolgiamo in tempo di pace e nelle emergenze. Questo ci serve per dire ai giovani che qualsiasi sia l’età, qualunque sia l’esperienza e il bagaglio di vita che ognuno di noi porta con sé, nel volontariato di protezione civile e nel mondo del volontariato in generale ognuno può fare la propria parte e solo insieme si possono fare grandi cose.

A dettare i tempi del gioco e soprattutto a incalzare e incuriosire gli studenti ma anche gli insegnanti ci pensa Duccio, conduttore di eccezione, con tanto di papillon e giacca con le paillettes, che abbiamo incontrato per farci raccontare questa “missione” così inusuale.

Sono volontario di protezione civile – ci racconta – dal 2009. Ne avevo sentito parlare da alcuni amici e decisi di mettermi in gioco, poi col tempo mi ha veramente coinvolto. Ho partecipato alla formazione e a diverse esercitazioni con le associazioni che fanno protezione civile in Anpas Zona Senese, oltre che a varie missioni in tutta la regione. Ricordo che, tra le prime missioni, sono stato all’isola d’Elba per l’emergenza legata all’alluvione del 2011. Furono tre giorni intensi, passati quasi senza dormire, ci fermammo veramente poche ore. Ci sentivamo molto utili e la gente ci ringraziava di continuo. Eravamo degli angeli per loro.

Avresti mai immaginato di dover vestire i panni di conduttore per raccontare il mondo del volontariato di protezione civile?

Ho sempre creduto in questa associazione – spiega – per tutto ciò che facciamo, ogni giorno. Col tempo sono diventato parte integrante del gruppo di protezione civile e, oltre alle missioni in caso di emergenza, sono iniziati i vari progetti di prevenzione e informazione alla popolazione nei quali crediamo tanto, è stato naturale voler puntare sulla scuola. Il progetto mi è subito piaciuto, sin dalla prima idea di fare questo gioco per raccontare ai ragazzi la protezione civile. Esserne il conduttore non l’avrei mai pensato, qualcuno mi paragona al vero conduttore del programma ma non è così facile perché c’è da tirare le fila, tenere alta l’attenzione, stimolare la curiosità. Abbiamo strutturato un copione, ci siamo divertiti a scrivere gli indizi e a fare le prove con la musica, ed è stato un grande successo perché ci è stato richiesto di replicare più volte. Le ragazze e i ragazzi si sentono coinvolti in maniera diretta e ascoltano tutto ciò che raccontiamo, si confrontano per indovinare, fanno molte domande e non si annoiano. Secondo me ne restano anche un pò affascinati dall’emozione di alcune esperienze e dall’amore che ci mettiamo. È bello perché non c’è distanza tra chi racconta e chi ascolta. La lezione si costruisce insieme, è il risultato sempre nuovo, sempre diverso, un’opera unica a cura di tutti, studenti compresi.

Cosa lascia questa “missione” a te e agli studenti?

Il gioco – conclude – cattura l’attenzione ma la lezione che speriamo di trasmettere è quella sull’importanza di fare squadra. Nei nostri incontri informativi siamo soliti dire che la protezione civile è come una grande orchestra dove tutti gli strumenti suonano insieme perché la voce di ognuno possa essere la voce di tutti. Questa missione così speciale mi lascia tante cose: la sicurezza in quello che faccio, innanzitutto, e la consapevolezza che in protezione civile veramente chiunque può fare la sua parte, anche se non si crede di essere portati a fare certe cose si impara e si cresce insieme, facendo formazione e testando di continuo la nostra preparazione, e poi si può trovare una grande famiglia con la quale è bello raccontare un po’ di strada fatta insieme, divertendosi e coltivando la speranza di aver piantato un piccolo seme che, grazie ai cittadini del domani, avrà radici forti e ali per volare.

Emilia Di Gregorio 

Monteroni d’Arbia:#RunforLove celebra l’amore

L’associazione A.M.A. Monteroni promuove l’iniziativa a sostegno dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze per domenica 12 febbraio

Sognare di far tornare protagonista il proprio paese? Insieme, si può. A Monteroni d’Arbia ci hanno provato, con successo, un gruppo di amici che, innamorati del paese in cui vivono, hanno costituito l’associazione A.M.A. Amici Monteronesi Associati che negli anni è cresciuta ed ha promosso e organizzato iniziative e manifestazioni di vario genere sempre con l’obiettivo di essere un punto di aggregazione, riqualificazione e promozione del territorio.

Il primo appuntamento di rilievo – ci raccontano i referenti è stato il restauro del Monumento ai Caduti della Grande Guerra e del quale nel 2023 festeggeremo il centenario dell’inaugurazione. Ci impegniamo su molteplici settori, dalla ricerca storica, partecipando anche economicamente alle pubblicazioni riguardanti il nostro territorio, agli spettacoli teatrali con la compagnia ‘Nonsarannofamosi’, dai motoraduni agli spettacoli freestyle motocross, oltre alla partecipazione attiva ad eventi promossi dall’amministrazione comunale in sinergia con le associazioni del territorio, sempre con un unico grande filo conduttore, quello della beneficenza.

Sono tante le realtà che, occasione dopo occasione, gli amici di A.M.A. Monteroni hanno avuto il piacere di aiutare: dal Dynamo Camp all’ospedale pediatrico di Siena, dalla Fondazione Veronesi all’AIL, soltanto per citarne alcune. Il prossimo importante appuntamento in programma al quale stanno lavorando è per domenica 12 febbraio con la #Runforlove, la corsa a marchio Runformeyer, che celebra l’amore e la solidarietà per i bambini dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.

Si tratta di un percorso di circa 4,5 chilometri – spiegano gli organizzatorida fare in coppia in occasione di San Valentino. I fondi raccolti andranno a sostegno del progetto Play Therapy che porta al Meyer il gioco, la lettura e la musica, l’allegria dei clown e degli amici a quattro zampe con attività e progetti che aiutano i bambini a rimanere tali anche durante la malattia, regalando sorrisi che sono la medicina migliore per scacciare la noia e la paura. Abbiamo aderito con entusiasmo dandoci appuntamento per domenica 12 febbraio alle ore 10.45 presso il Bar del parco della Gora a Monteroni d’Arbia. L’iniziativa, ovviamente, non è aperta solo alle coppie, ma a tutti coloro che si amano: amici del cuore, genitori e figli, nonni e nipoti, fratelli e sorelle, tutti insieme per sostenere una causa così importante come quella di assicurare a tutti i bambini in ospedale tutte quelle attività che rendono il periodo di ricovero più lieto e spensierato.

Per informazioni: amamonteroni@gmail.com

Emilia Di Gregorio

 

Monteroni d’Arbia, al via il corso per volontari soccorritori

Questa sera alle ore 21.15 si svolgerà la presentazione del corso presso la Pubblica Assistenza Val d’Arbia. Un appuntamento da non perdere

Trasporto sanitario, donazione di sangue ed emocomponenti, protezione civile, prestito di ausili e presidi, formazione, servizi sociali, consegna di farmaci e spesa a domicilio, iniziative socio-ricreative: queste e tante altre ancora sono le attività in cui con passione e competenza si impegnano sul territorio i volontari della Pubblica Assistenza Val d’Arbia.

Abbiamo bisogno di tutti – spiega il presidente Massimiliano Fioravantiper aiutarci a fare ogni giorno di più per la nostra comunità. E il cuore dei nuovi volontari, che saremo felici di accogliere, può fare la differenza.

Le lezioni si svolgeranno, grazie all’impegno dei formatori di associazione con il supporto dei formatori regionali e dei professionisti del settore, il martedì e il giovedì presso la sede sociale dell’ associazione in via IV novembre n. 147 a Monteroni d’Arbia e prevedono attività teoriche, prove tecniche ed esercitazioni pratiche.

Cosa si può fare con il corso di livello base ed avanzato per volontari soccorritori? Tantissimo: trasporti sanitari ordinari con auto o mezzi attrezzati, trasporti sanitari di emergenza/urgenza in ambulanza, trasporti e servizi sociali. Sarà, inoltre, possibile conoscere l’associazione e il contesto in cui opera con molteplici attività e progetti.

Il corso è libero e gratuito. Si può partecipare già all’età di 16 anni.

Emilia Di Gregorio

San Valentino: pensiero speciale a chi dona sangue in coppia

L’amore si può celebrare anche con un gesto che salva vite: quello della donazione di sangue. Fino ad aprile, apertura straordinaria del Centro Emotrasfusionale di Siena ogni quarta domenica del mese e donazione di coppia a San Valentino. L’appello dei Gruppo Donatori Sangue della Pubblica Assistenza Val d’Arbia

Grazie al dialogo e al confronto con il volontariato del territorio, il Centro Emotrasfusionale di Siena promuove quattro aperture straordinarie per favorire l’accesso ai donatori che, per motivi di lavoro, sono impossibilitati a recarsi a donare durante la settimana. Le aperture straordinarie riguardano le giornate di domenica 22 gennaio, domenica 26 febbraio, domenica 26 marzo e domenica 16 aprile dalle ore 8.00 alle ore 12.30.

Per favorire la sensibilizzazione sul tema, in occasione di San Valentino, nelle giornate del 13, 14 e 15 febbraio, sarà riservato un pensiero speciale a tutti i donatori che vorranno condividere la donazione di sangue in coppia .

Sono tante le iniziative – spiegano i referenti del Gruppo Donatori di Sangue della Pubblica Assistenza Val d’Arbia – pensate per i primi mesi del 2023 e dedicate ai donatori di sangue, grazie alla sinergia tra le associazioni del territorio e il Centro Emotrasfusionale. Il bisogno di sangue ed emocomponenti è in costante aumento e il sangue è indispensabile, ogni giorno, per molte terapie e non solo nelle situazioni di emergenza. Donare è un gesto d’amore che rende la propria vita più ricca ogni giorno, questo è il nostro invito per chi tra i nostri associati è già donatore o per chi lo vuole diventare.

Chi può donare? È sufficiente essere di un’età compresa fra i 18 e i 70 anni, godere di buona salute e pesare più di 50 kg. Il colloquio e la visita medica con i professionisti sanitari del Centro Emotrasfusionale aiuteranno ad approfondire tutti gli aspetti legati alla idoneità alla donazione e volti a garantire la sicurezza del donatore e del ricevente.

Il Gruppo Donatori della nostra associazione – concludono – è a disposizione per qualsiasi curiosità e informazione, oltre che per le prenotazioni tramite AgenDona. Ricordiamo a tutti che è possibile rivolgersi al nostro sportello donatori, attivo ogni secondo e quarto mercoledì del mese dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

Emilia Di Gregorio

 

Cena di solidarietà per “Casa Marta”

Insieme per una casa “come a casa”: l’iniziativa si svolgerà sabato 14 gennaio 2023 alle ore 20.00 presso la sede sociale della Pubblica Assistenza Val d’Arbia a Monteroni d’Arbia

Un’occasione per ‘allungare le feste’ e stare insieme contribuendo a realizzare un bel progetto di solidarietà, il progetto “Casa Marta”.

E’ questo l’obiettivo della cena promossa e organizzata presso la sede sociale della Pubblica Assistenza Val d’Arbia per sostenere con Unicoop Firenze e con la Sezione soci Coop Valdarbia, insieme con la Fondazione il cuore si scioglie, la realizzazione di un hospice pediatrico finalizzato a garantire un sostegno e serenità ai bambini con patologie croniche-complesse e alle loro famiglie.

Casa Marta” sarà realizzata a Firenze, in prossimità dell’Ospedale Pediatrico Meyer, e si configurerà come una struttura sanitaria altamente specializzata, volta a diventare punto di riferimento delle Cure Palliative Pediatriche in Toscana. Concepita a misura di bambino, sarà una casa “come a casa” e potrà ospitare fino a cinque pazienti accompagnati da un genitore. Sono previsti spazi destinati alle attività di supporto dotati di tutti i servizi tecnologici, igienici e impiantistici di una struttura sanitaria, e spazi destinati alla convivialità e ad usi polivalenti come la biblioteca, la stanza della musica, la cucina, l’area living e il giardino.

Arrivare in un Hospice Pediatrico – ci spiegano gli organizzatorisignifica sentirsi accolti e supportati in ogni momento del percorso delicato di malattia. Con il sostegno di specialisti e il supporto emotivo e psicologico di volontari, Casa Marta ospiterà le famiglie in un ambiente confortevole e sicuro atto a garantire cure competenti e premurose ai bambini, donando loro normalità in un momento in cui niente sembra più normale. La cena di solidarietà promossa in collaborazione con la Pubblica Assistenza Val d’Arbia ci aiuterà contribuire a questo progetto, devolvendo l’importo ricavato a sostegno della ristrutturazione dell’Hospice Pediatrico.

In cucina – raccontano dalla Pubblica Assistenza Val d’Arbia le nostre volontarie saranno supportate dallo chef Mario Fagnani e cureranno, con la dedizione che le contraddistingue, una piacevole iniziativa per una serata da trascorrere in compagnia ma soprattutto per fare la nostra parte in questo progetto a fianco dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.

Il costo è di € 20.00 a persona e la prenotazione è obbligatoria.

Per informazioni è possibile contattare Enza tel. 329 8910608, Claudio tel. 333 6482792 , Donatella tel. 347 7805240 e Marcella tel. 340 3839544. Si ricorda di segnalare eventuali necessità, allergie o intolleranze al momento della prenotazione.

Per saperne di più sul progetto visita il sito web della Fondazione Casa Marta (clicca qui).

Emila Di Gregorio 

Servizio Civile Universale: attivo lo sportello informativo a Monteroni d’Arbia

Alla Pubblica Assistenza Val d’Arbia, ogni martedì ed ogni sabato dalle ore 17.00 alle ore 19.00, sarà attivo uno sportello informativo per scoprire le opportunità offerte dal Servizio Civile Universale con ANPAS

Lo scorso 14 dicembre è stato pubblicato il bando di Servizio Civile Universale per l’anno 2022 e per il quale potranno fare domanda ragazze e ragazzi tra i 18 e i 28 anni, cogliendo così una preziosa occasione di crescita e formazione. Alla Pubblica Assistenza Val d’Arbia risultano attivi ben 3 progetti per un totale di 7 posti disponibili (clicca qui). A seconda del progetto scelto, gli operatori volontari saranno impegnati in percorsi dedicati ai trasporti sociali, ordinari e di emergenza, ai front office per i servizi sociali con particolare riferimento ad anziani e disabili, alla diffusione della cultura della protezione civile e della prevenzione con la campagna “Io non rischio” dedicata alle buone pratiche e alla resilienza dei territori.

Lo sportello – spiegano i volontari della Pubblica Assistenza Val d’Arbia ha lo scopo di fornire informazioni sul bando, sui progetti e sulle modalità di partecipazione ma soprattutto permetterà di conoscerci e provare a rispondere a dubbi e curiosità. Quella del Servizio Civile Universale deve essere per i giovani una scelta consapevole e le volontarie e i volontari della nostra associazione saranno felici di accoglierti nella grande squadra della Pubblica Assistenza!”

Perché dovresti scegliere di saperne di più sul Servizio Civile Universale? Per vivere un’importante e spesso unica occasione di crescita personale attraverso un progetto che ha grande valenza formativa ed educativa, costituendo forte vantaggio per il potenziamento dell’occupazione giovanile, soprattutto perché potrai aggiungere un’esperienza altamente qualificante al tuo bagaglio di conoscenze, riuscendo magari a conciliarlo anche con il percorso di studio che hai scelto di intraprendere nella tua vita.

Ragazzi e ragazze possono presentare domanda entro le ore 14,00 del 10 febbraio 2023 esclusivamente nella modalità on line. Il bando è rivolto ai giovani (italiani e non, purché europei o regolarmente soggiornanti in Italia), che hanno compiuto il diciottesimo e non superato il ventinovesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda. Per ogni operatore volontario è previsto un rimborso mensile di € 444,30 corrisposto dal Dipartimento delle Politiche Giovanili.

Emilia Di Gregorio

La Pubblica Assistenza Val d’Arbia si racconta

Verso l’assemblea dei soci in programma per il 13 gennaio, i volontari incontrano soci e cittadini delle sezioni per presentare le attività associative

Prenderà il via stasera il ciclo di incontri che la Pubblica Assistenza Val d’Arbia promuove sul territorio in vista dell’assemblea dei soci che si svolgerà il prossimo 13 gennaio presso la sede sociale di Monteroni d’Arbia.

Si tratta – spiegano i volontari della Pubblica Assistenza Val d’Arbiadi un incontro per ogni sezione per presentare le attività associative in vista dell’assemblea dei soci. Il nostro movimento ci insegna che essere una associazione di volontariato di pubblica assistenza significa che l’aspetto centrale della mission è l’assistenza rivolta verso ‘qualcosa’, svolta a fianco di ‘qualcuno’ e sviluppata in modo ‘pubblico’. Ci impegniamo ogni giorno per il soccorso e per l’assistenza, per il prestito di ausili e presidi e per le attività sociali e ricreative, per la sensibilizzazione alla donazione di sangue e per le attività di protezione civile: prendersi del tempo per raccontare chi siamo e cosa facciamo è importante per la memoria storica della nostra comunità e per dare nuova linfa ai nostri progetti e obiettivi. Inoltre, incontrando i soci e i cittadini abbiamo la possibilità di condividere un messaggio importante: ogni giorno facciamo molto ma potremmo fare di più e per fare la differenza abbiamo bisogno di tutti.”

Questo il calendario completo degli appuntamenti: oggi 2 gennaio alle ore 21.00 presso il Circolo “Tre Martiri” di Ponte d’Arbia, mercoledì 4 gennaio alle ore 21.00 presso il Circolo Arci Colibrì di Ville di Corsano, martedì 10 gennaio alle ore 21.00 presso gli impianti sportivi di Ponte a Tressa, mercoledì 11 gennaio alle ore 21.00 presso il Circolo Arci di Vescovado di Murlo.

A chiudere il ciclo di incontri sarà l’assemblea dei soci in programma per venerdì 13 gennaio in prima convocazione alle ore 6.30 e in seconda convocazione alle ore 21.00 presso la sede sociale in via IV novembre n. 147 a Monteroni d’Arbia.

Emilia Di Gregorio

Monteroni d’Arbia forma il volontario di prossimità

Sono stati cinque gli incontri voluti per formarsi e riflettere insieme sulla solidarietà e il volontariato in ambito sociale

Si è concluso la scorsa settimana il corso dedicato al volontariato di prossimità per volontari e aspiranti volontari dei servizi sociali, promosso e organizzato dalla Pubblica Assistenza Val d’Arbia con il sostegno del Comune di Monteroni d’Arbia e volto a fornire informazioni utili nella relazione con il soggetto fragile.

Tra gli argomenti affrontati, con il supporto di specialisti, gli incontri informativi hanno riguardato la comunicazione e la relazione di aiuto, le disabilità cognitive, la movimentazione dei presidi e l’approccio fisioterapico, le malattie degenerative.

Una iniziativa – spiegano le volontarie dello Sportello Handy della Pubblica Assistenza Val d’Arbiache è piaciuta molto ai partecipanti, che l’hanno ritenuta interessante e utile. I nostri volontari, che già sono impegnati nel servizi di trasporto ordinario, faranno tesoro della formazione ricevuta per essere più efficaci nel loro operato e noi siamo già al lavoro per proporne una nuova edizione nel 2023.

Emilia Di Gregorio

Nella foto uno dei momenti formativi