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“Il senso di Mattia”: l’incontro a Siena

Un progetto selezionato dall’associazione “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile

Si svolgerà il prossimo 23 marzo alle ore 16.00, presso l’aula 1 del centro didattico dell’Ospedale Santa Maria delle Scotte in viale Bracci a Siena l’incontro dal titolo “Il senso di Mattia“, promosso nell’ambito del progetto intervento multilivello protezione infanzia.

Ad aprire l’iniziativa saranno i saluti istituzionali di Andrea Nuti, Vice Presidente ANPAS Comitato Regionale Toscano ODV, Francesca Appolloni, Assessore alla Sanità e Politiche Sociali del Comune di Siena, e Antonio Barretta, Direttore Generale Aou Senese.
A seguire si svolgeranno gli interventi dei relatori: Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Programmi Italia, Fondazione TDH Italia, relazionerà in merito al progetto intervento multilivello protezione infanzia; Stefania Losi, Pediatra e Responsabile Servizio GAIA, IRCCS AOU Meyer, affronterà il tema della SBS – Sindrome del bambino scosso, che cos’è e quali sono le conseguenze; Caterina Innocenti condividerà la sua testimonianza da mamma; Francesca Menegazzo, Medico psicoterapeuta, IRCCS AOU Meyer, condurrà una riflessione sulla Sindrome del bambino scosso con un approfondimento sugli aspetti psicologici e la prevenzione. All’incontro prenderà parte Barbara Tomasini, Direttrice UOC Terapia Intensiva Neonatale AOU Senese.

L’iniziativa – spiega ANPAS Comitato Regionale Toscano ODV in una nota – nasce grazie all’incontro con i genitori di Mattia, Caterina e Riccardo che si sono rivolti a noi chiedendoci di far conoscere la loro storia. Mattia è un bambino di Pistoia che a soli 8 mesi muore per un ‘incidente’ avvenuto all’asilo nido in cui si trovava. Mattia è morto per Sindrome da Scuotimento (SBS – Shaken Baby Syndrome). Parlare con loro ci ha fatto riflettere su quali azioni avremmo potuto intraprendere come Anpas Comitato Regionale Toscano ODV, per apportare un nostro contributo e rispondere ai bisogni del territorio e della società più in generale. Grazie all’esperienza pregressa di alcuni incontri già realizzati e all’interesse mostrato dalle Pubbliche Assistenze, il nostro progetto si è sviluppato ulteriormente in un percorso di 13 incontri sul territorio toscano come azione omogenea e di ampia risonanza. L’obiettivo generale del progetto è quello di informare e sensibilizzare la comunità, con un focus specifico ai caregivers ed i genitori, su una sindrome che è ancora sottovalutata e talvolta sconosciuta, al fine di garantire il benessere psicofisico del neonato.

L’iniziativa “Il senso di Mattia” fa parte del progetto “Promozione Intervento Multilivello di Protezione Infanzia” coordinato da Fondazione Terre Des Hommes Italia. L’esperienza dell’ente capofila nell’ambito della prevenzione e del contrasto del maltrattamento e l’impegno nella campagna nazionale Non Scuoterlo (visita il sito web) sono state le premesse per inserire il percorso informativo “Il senso di Mattia” proposto da Anpas Toscana, all’interno delle azioni di progetto, avendo così la possibilità di diffondere ad ampio raggio le conseguenze, spesso sottovalutate, legate alla Sindrome da Scuotimento.

Per registrarsi all’evento è necessario compilare il modulo online: clicca qui.
Per il collegamento da remoto: clicca qui.

Come arrivare: per le indicazioni dal sito web dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese: clicca qui.
Per raggiungere l’aula: prendere gli ascensori nel corridoio che porta alla cappella, corridoio situato poco prima dell’edicola e andare al piano 1 (il piano di ingresso da Viale Bracci è 1s). Uscendo dagli ascensori andare a sinistra e arrivare alla fine del corridoio, l’aula si troverà alla vostra destra. È necessario indossare la mascherina FFP2 per l’accesso in ospedale.

Scarica la locandina con il programma completo: clicca qui.

Emilia Di Gregorio

Nella foto una volontaria Anpas tiene stretto il suo bambino 

Monteroni d’Arbia, volontari in servizio alle corse a pelo

Quattro equipaggi della Pubblica Assistenza Val d’Arbia  sono impegnati oggi a Monteroni d’Arbia presso l’ippodromo comunale in occasione del primo appuntamento di corse a pelo per la stagione 2023

Quattro equipaggi, due ambulanze, un totale di sedici volontari in servizio: sono questi i numeri dell’impegno della Pubblica Assistenza Val d’Arbia nell’ambito delle corse a pelo che si svolgono a Monteroni d’Arbia nella giornata di oggi, domenica 12 marzo, per il primo appuntamento della stagione 2023.

Sei le batterie, due la mattina a partire dalle 11.15 e quattro nel pomeriggio dalle 15.15, in occasione delle quali i volontari prestano servizio presso l’ippodromo comunale. Il secondo e ultimo appuntamento sarà invece domenica 12 aprile.

Ecco le foto.

Nonna e autista soccorritore di emergenza: “esserci quando serve”. La storia di Daniela

Daniela Salvadori è volontaria nella Pubblica Assistenza di Siena. Nonna di due “magnifici nipoti” ha scelto di dedicare il suo tempo libero da pensionata ai “più fragili”. Lo fa guidando un’ambulanza ed intervenendo in caso di necessità da anni. Recentemente ha ottenuto un ruolo di responsabilità all’interno di Anpas. Ecco la sua storia.

Daniela Salvadori di Pubblica Assistenza Siena

Sono una volontaria e una nonna. Racchiuse in queste due definizioni ci sono anni di vita che, se mi soffermo a pensare, sono stati e sono ricchi di tante esperienze e di episodi che hanno in parte cambiato il mio modo di essere, mi hanno fatto vedere la vita da un’altra prospettiva e mi hanno portato ad essere quella di oggi.

Il “requisito” di nonna si riassume in tutto in un aggettivo: orgogliosa….di quell’orgoglio buono che mi rende fiera di veder crescere i miei due nipoti, un maschio e una femmina, che si stanno avviando a diventare uomini e donne del futuro.

L’esperienza di volontaria me la sono costruita e portata avanti negli ultimi 10/12 anni quando, libera dagli impegni lavorativi, che peraltro sono stati appaganti, ho potuto dedicarmi a quello che era ed è sempre stato il mio desiderio: dedicare parte del mio tempo agli altri, a coloro che si trova in difficoltà o semplicemente esserci quando serve. Questo tempo sentivo che serviva anche a me per stare bene.

I valori della solidarietà, del sostegno a chi ne aveva bisogno sono sempre stati per me valori fondanti, trasmessi dalla mia famiglia di origine e che spero e credo di aver trasmesso ai figli e ai nipoti. Proprio loro, i miei due nipoti, mi fanno capire che apprezzano il mio percorso anche se certe volte mi hanno affettuosamente criticato perché arrivavo in ritardo a “recuperarli” dalla palestra o dal campo di calcio poiché mi ero fermata in Associazione.

Il percorso di volontaria è iniziato con il corsi di formazione di I e II livello, successivamente con il tirocinio nei mezzi di soccorso e nelle ambulanze di emergenza, poi la possibilità di frequentare un corso autisti mi ha permesso di mettermi alla prova per capire se anche per quel ruolo potevo essere pronta. Essere pronta significava aver acquisito negli anni un’ esperienza e un carattere che potesse farmi sentire sicura di affrontare anche quest’altro aspetto del soccorso di emergenza.

La spinta mi è arrivata facendo servizio con le altre tre/quattro volontarie che prima di me erano già autiste di emergenza, devo a loro se ho deciso di frequentare il corso per autista, il loro esempio positivo alla guida delle ambulanze mi ha convinto. Insieme con me altre volontarie più giovani hanno frequentato il corso e poi negli anni successivi se ne sono aggiunte altre.

Dopo il corso e l’esame sono iniziati i mesi di tirocinio sotto la guida dei tutor. In questo periodo, ho veramente apprezzato i “colleghi” uomini che mi hanno insegnato tanto, Andrea, Luca, Salvino, Gino, Francesco e gli altri con cui ho fatto servizio sono stati disponibili a farmi guidare nel loro turno e mi hanno valutato ogni volta facendomi capire se facevo errori o se il mio modo di guidare rispondeva ai criteri di sicurezza, nei confronti dei pazienti e di tutti i componenti dell’equipaggio. Un aspetto importantissimo per le squadre di soccorso, sia di emergenza ordinaria che di emergenza urgenza, è l’affiatamento che si deve creare fra i volontari, ogni componente della squadra deve potersi fidare dell’altro e a maggior ragione dell’autista. Si crea così un team preparato e competente di cui beneficiano i pazienti ai quali il nostro lavoro è rivolto.

Nella vita di un volontario, donna o uomo, credo che la più grande soddisfazione sia la gratitudine che vedi, senti o leggi negli occhi delle persone che vai a soccorrere e che in quel momento hanno bisogno di un intervento sicuro e allo stesso tempo veloce. Per fare l’autista di emergenza devi essere in grado di aver acquisito una guida idonea ma sei comunque un soccorritore che deve mantenere la lucidità e la sicurezza per poter effettuare nella maniera migliore –e forse anche un po’ di più- l’intervento per cui sei stato attivato.

Diversi episodi nella mia esperienza di autista soccorritore sono rimasti nella mente e nel cuore, episodi durante i quali sono dovuta rimanere concentrata e lucida anche se lo scenario che si parava davanti era veramente terribile ma anche episodi gradevoli come quando ricevi, non da sola ma insieme alle altre due volontarie, un sincero ringraziamento e apprezzamento perché fai parte di un equipaggio…. tutto al femminile! E non me ne vogliano i miei amici volontari uomini con i quali, peraltro, collaboro veramente bene.

In questo momento, dopo aver accettato un nuovo incarico sempre nel mondo del volontariato, ho dovuto limitare l’attività costante di autista soccorritore ma cerco sempre di ricavare il tempo per quello che sono e mi sento di essere…..una volontaria.

Servizio Civile: si chiude il 20. I posti disponibili

Il bando prevede oltre 70 progetti attivi in provincia di Siena per i quali si può presentare domanda entro le ore 14.00 del 20 febbraio

Con Decreto del Capo del Dipartimento n. 116/2023 è prorogato alle ore 14.00 del 20 febbraio 2023 il termine di presentazione delle domande di Servizio Civile Universale previsto dall’art. 5 del bando pubblicato sul sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale in data 15 dicembre 2022.

Sono oltre 70 i progetti in provincia di Siena destinati ai giovani tra i diciotto e i ventotto anni e attivati come ogni anno nelle numerose realtà associative locali, tra le quali citiamo Anpas con le sue Pubbliche Assistenze, Associazione Nazionale Arci, QuaViO, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Fondazione Impresasensibile, Confcooperative, FAVO Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia, ACLI, ANCI Toscana, Salesiani per il sociale, AISM Associazione italiana sclerosi multipla, Unione italiana dei ciechi ed ipovedenti, AVIS regione Toscana, Associazione comunità Papa Giovanni XXIII, INAC Istituto nazionale assistenza cittadini, Università per stranieri di Siena.

Assistenza, protezione civile, patrimonio ambientale e riqualificazione urbana, educazione e promozione culturale, pace e non-violenza, diritti e coesione sociale, sono solo alcune delle aree di intervento che interesseranno i progetti che si realizzeranno tra il 2023 e il 2024.

Come funziona il Servizio Civile Universale? I progetti hanno una durata tra 8 e 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali oppure con un monte ore annuo che varia, in maniera commisurata, tra le 1.145 ore per i progetti di 12 mesi e le 765 ore per i progetti di 8 mesi, articolato su cinque o sei giorni a settimana. Gli operatori volontari selezionati sottoscrivono con il Dipartimento un contratto che fissa, tra l’altro, l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio in € 444,30 che potrebbe essere incrementato sulla base della variazione, accertata dall’ISTAT.

Tutti i giovani interessati a saperne di più possono visitare il sito web www.politichegiovanili.gov.it per conoscere i bandi attivi sul territorio della provincia di Siena utilizzando, sullo stesso sito, il motore di ricerca “Scegli il tuo progetto in Italia” e inserendo i filtri specifici relativi alla territorialità e agli ambiti di interesse.

Emilia Di Gregorio 

Servizio Civile alla Croce Verde di Chianciano: amicizia e volontariato

I volontari in Servizio Civile alla Pubblica Assistenza Croce Verde di Chianciano Terme raccontano la loro esperienza: c’è tempo fino al 20 febbraio per partecipare al nuovo bando

Hai tra i diciotto e i ventotto anni e sei curiosa o curioso di saperne di più sul Servizio Civile Universale? Chi meglio di noi può raccontartelo!

Siamo i ragazzi in servizio presso la Pubblica Assistenza Croce Verde di Chianciano e, sebbene questi mesi siano passati in fretta, possiamo dire che ci hanno messo alla prova e ci hanno fatto crescere. Il percorso di formazione che abbiamo svolto appena entrati in servizio non ci ha preparato soltanto per la nostra attività di volontari soccorritori ma ci ha dato una nuova consapevolezza e potrà sempre esserci utile nella vita quotidiana di tutti i giorni. Ogni giorno siamo impegnati con i servizi ordinari, i trasporti sociali per disabili e anziani e alcuni di noi sono impegnati anche nei servizi di emergenza sul territorio dando così un grande aiuto all’associazione e alla collettività.

Il Servizio Civile Universale ci impegna cinque ore al giorno per cinque giorni a settimana, con assoluta flessibilità di orario, tanto da permetterci di svolgere altre attività, infatti alcuni di noi frequentano anche l’università. Non è un vero e proprio lavoro ma ci permette di soddisfare le nostre esigenze economiche grazie ad un assegno mensile di € 444,30 corrisposto dal Dipartimento delle Politiche Giovanili. La durata del Servizio Civile Universale è di dodici mesi e per chi completa l’intero percorso può vedere riconosciuti i crediti formativi sia per la scuola che per il lavoro.

Ma a parte i dettagli tecnici, il Servizio Civile Universale è molto di più: per noi vuol dire divertimento e anche rapporti di amicizia nati in associazione che continuano anche nella vita quotidiana tra noi ragazzi e con i volontari stessi che ci hanno accolto e accompagnato in questo percorso. Siamo contenti e soddisfatti della nostra scelta e di tutto ciò che ci ha dato. Se vuoi provare anche tu, vieni a trovarci in associazione in via della Pace n. 65 a Chianciano Terme oppure contattaci e troverai la risposta a tutte le tue curiosità oltre che un aiuto e il supporto per compilare la tua candidatura entro la scadenza del 20 febbraio!

Per informazioni sul bando e sui progetti attivi www.anpas.org/bando-scu.html

Emilia Di Gregorio 

“Mio fratello è vivo grazie al mio essere volontaria”

Cristina, volontaria Anpas, nella giornata in cui si celebra l’amore condivide la sua vicenda personale ed un invito. L’amore tra fratelli e la formazione sanitaria che salva una vita”. Ecco la sua storia, ecco la storia di “un’innamorata d’arancio”

Quella che sto per raccontarvi non è una semplice storia d’amore, ma è molto di più.

Sono passati un po’ di anni da quando, in una sera qualunque, riaccompagnando a casa mia mamma, il babbo dalla finestra mi ha detto: “Sali, mi sa che tuo fratello non sta bene“. A casa mia c’è un po’ questa cosa che se qualcuno in famiglia sta male chiama me: come se facessi il dottore di mestiere. Quindi quella sera son salita in casa, dove ho trovato mio fratello seduto sul letto: un ragazzone di poco più di trent’anni, grande e grosso il doppio di me, che non riusciva a stare dritto. Lì mi sono resa conto che sapevo cosa fare e ho cominciato a dirgli: “Stringimi la mano, alza il braccio, guardami negli occhi“. Lui, però, non ci riusciva. E io, anche se nella vita faccio l’insegnante, sapevo che non andava bene, che non era soltanto stanco come diceva. Lo sapevo perché io nella vita, oltre ad essere una maestra, sono una volontaria.

Nei giorni scorsi il mio babbo, ricordando quel giorno, mi ha detto: “Tuo fratello è vivo grazie a te“. Sì, perché quel giorno lì mio fratello non era solo stanco, abbiamo avuto il pacchetto completo: chiamata al 118, ambulanza a sirene spiegate, volontari ripartiti in codice 3, la paura che ti blocca il respiro e il sollievo di tirare il fiato quando alla fine tutto si risolve.

C’è un errore, però, nelle parole del mio babbo: mio fratello è vivo non grazie a me ma grazie al mio essere volontaria. Non ho fatto miracoli ma sapevo cosa fare, cosa chiedere, a cosa stare attenta.

Per questo dovreste venire a trovarci nelle Pubbliche Assistenze e seguire un corso di primo soccorso: magari non salirete mai in nessuna ambulanza ma potrebbe servirvi per salvare la vita a qualcuno che amate. E oggi, che si festeggia l’amore, fate la differenza: prendetevi qualche minuto per pensarci, cercate l’associazione più vicina a voi, chiamatela e informatevi sui corsi di formazione in partenza. Ad accogliervi troverete delle grandi famiglie e, sono certa, che… vi innamorerete d’arancio anche voi!

Monteroni d’Arbia, al via il corso per volontari soccorritori

Questa sera alle ore 21.15 si svolgerà la presentazione del corso presso la Pubblica Assistenza Val d’Arbia. Un appuntamento da non perdere

Trasporto sanitario, donazione di sangue ed emocomponenti, protezione civile, prestito di ausili e presidi, formazione, servizi sociali, consegna di farmaci e spesa a domicilio, iniziative socio-ricreative: queste e tante altre ancora sono le attività in cui con passione e competenza si impegnano sul territorio i volontari della Pubblica Assistenza Val d’Arbia.

Abbiamo bisogno di tutti – spiega il presidente Massimiliano Fioravantiper aiutarci a fare ogni giorno di più per la nostra comunità. E il cuore dei nuovi volontari, che saremo felici di accogliere, può fare la differenza.

Le lezioni si svolgeranno, grazie all’impegno dei formatori di associazione con il supporto dei formatori regionali e dei professionisti del settore, il martedì e il giovedì presso la sede sociale dell’ associazione in via IV novembre n. 147 a Monteroni d’Arbia e prevedono attività teoriche, prove tecniche ed esercitazioni pratiche.

Cosa si può fare con il corso di livello base ed avanzato per volontari soccorritori? Tantissimo: trasporti sanitari ordinari con auto o mezzi attrezzati, trasporti sanitari di emergenza/urgenza in ambulanza, trasporti e servizi sociali. Sarà, inoltre, possibile conoscere l’associazione e il contesto in cui opera con molteplici attività e progetti.

Il corso è libero e gratuito. Si può partecipare già all’età di 16 anni.

Emilia Di Gregorio

Volontari della Pubblica Assistenza durante il Palio di Siena

“Mi sento un volontario”: il messaggio di Gianluca

“Sentirsi” volontario è qualcosa di innato e familiare: fa stare bene, come quando si indossa un bellissimo abito e ci si sente subito a proprio agio. È così per Gianluca Monaldi, impiegato geometra presso l’ufficio tecnico dell’Università di Siena, che fin da piccolo ha assecondato la spinta verso il sociale dedicando il suo tempo libero ad associazioni e progetti che lo hanno arricchito e fatto sentire utile nei confronti del prossimo. Lui dichiara infatti che non “è” un volontario; lui sì “sente” un volontario!

Circa dodici anni fa è approdato alla Pubblica Assistenza di Siena da cui non è più voluto andar via! Vi ha trovato una vera scuola di vita e data la fiducia acquisita, Gianluca ha piacevolmente accettato anche la candidatura nel Consiglio Direttivo, con compiti di formazione, rapporto con i volontari e Servizio Civile.

Qui ha avuto modo di agevolare ancora di più quella predisposizione verso il prossimo coltivata negli anni, tanto da voler trasmettere il messaggio a più persone possibili, soprattutto ai giovani.

Gli stessi giovani che il Dipartimento per le Politiche Giovanili vuol coinvolgere aprendo loro le porte e facendo conoscere la realtà del Servizio Civile Universale (così chiamato perché si può svolgere, oltre che in Italia, anche all’estero): il nuovo bando per il 2023 rivolto a ragazzi dai 18 a 28 anni, offre un’esperienza finalizzata ad entrare in contatto con la realtà che li circonda, a conoscere meglio le risorse del territorio e ad avere una visione diversa delle problematiche sociali, toccandole con mano, in prima persona. Verranno offerti obiettivi e corsi di formazione in base alla scelta del progetto e della sede di attuazione, ed i ragazzi selezionati riceveranno un assegno mensile di euro 444.30.

La Pubblica Assistenza di Siena e il suo percorso formativo porteranno sei giovani (numero a disposizione dalla P.A.) ad avere un livello di preparazione che li renderà capaci di affrontare la messa in pratica BLS (Basic Life Support), la messa in pratica in caso di situazioni traumatiche, il corso sulla sicurezza sul lavoro ed un percorso di formazione generale in ambito sociale, tenuto dal personale di Anpas Toscana.

Gianluca dice che questa iniziativa lodevole, è certamente qualcosa che smuoverà i giovani e lascerà loro un segno. “i giovani d’oggi hanno sempre tante cose da fare: sport, studio, amici… Dedicare parte del loro tempo al sociale sarà per loro una meravigliosa scoperta e fonte di arricchimento per la vita” estendendo però, il discorso anche ad altre le fasce età, sottolinea che “siamo sempre di corsa e ci sembra impossibile ricavare del tempo da destinare ad altri… la tecnologia prima ed il Covid dopo, ci hanno condizionati ancor di più spesso isolandoci dalla realtà e vivendo solo per noi stessi; quindi in ogni momento e con il nostro contributo, ognuno di noi può vivere questa straordinaria esperienza”.

E Gianluca è fortemente convinto che continuando a far veicolare il messaggio con parole, buoni esempi e belle iniziative si invoglieranno sempre più cittadini a pensare in maniera altruista e collettiva e, confidando nella bontà sociale di ciascuna persona, esorta a presentare la domanda presso la Pubblica Assistenza di Siena ricordando che Il termine è fissato per le ore 14.00 del 10 febbraio 2023. Tutte le informazioni reperibili sul sito del Dipartimento delle Politiche Giovanili “politichegiovanili.gov.it” .

In ultimo, ricorda che tutti coloro che vorranno dedicare parte del loro tempo al prossimo, saranno sempre ben accolti nel team della Pubblica Assistenza per allargare la già grande famiglia del Volontariato!

Stefania Ingino

Un momento dell'incontro organizzato dalla Pubblica Assistenza di Colle Val d'Elsa

La Pubblica Assistenza Colle Val d’Elsa fa educazione sanitaria

Ieri, nella  sala riunioni della Pubblica Assistenza di Colle Val d’Elsa, si è tenuta la prima serata del ciclo d’incontri di educazione sanitaria. Nei prossimi mesi saranno organizzate altri incontri formativi per la popolazione.

Ospite del primo appuntamento è stato il Pediatra Dr. Andrea Parri, che, in un clima amichevole e disteso, ha cercato di trasmettere alcune nozioni relative alle prime malattie di comunità che possono manifestarsi nei bambini.

Si è anche messo a disposizione alla fine dell’incontro per le tante domande che il pubblico, aveva in serbo. 

Nelle prossime settimane il programma prevederà la presenza di altri professionisti per un momento di condivisione e approfondimento.

Raccontaci il tuo Servizio Civile Universale!

L’invito della redazione di Sienasociale.it agli operatori volontari in servizio e a chi ha già vissuto l’esperienza del Servizio Civile Universale nelle associazioni del territorio

Il Servizio Civile Universale è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa, non armata e non violenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica Italiana, attraverso azioni per la comunità e il territorio.

Recita così una nota sul sito del Dipartimento delle Politiche Giovanili presentando il Servizio Civile Universale con bandi e progetti dedicati alle ragazze e ai ragazzi tra i 18 e i 28 anni come un’importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale. L’ultimo bando ordinario (clicca qui) è stato pubblicato lo scorso 16 dicembre e fino alle ore 14.00 del 10 febbraio sarà possibile presentare la domanda online per partecipare alle selezioni. Tanti sono i progetti attivi nelle associazioni della città e della provincia di Siena e la redazione di Sienasociale.it, in vista della prossima scadenza del bando, vorrebbe provare a raccontare il Servizio Civile Universale in maniera partecipata e con le voci delle volontarie e dei volontari che vi hanno già preso parte.

Se sei un operatore volontario attualmente in servizio o hai svolto il Servizio Civile Universale presso le associazioni del nostro territorio, puoi raccontarci la tua esperienza scrivendoci una e-mail all’indirizzo sociale@sienasociale.it oppure contattandoci tramite posta sui nostri canali Facebook e Instagram!

Come funziona il Servizio Civile Universale? I progetti hanno una durata tra 8 e 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali oppure con un monte ore annuo che varia, in maniera commisurata, tra le 1.145 ore per i progetti di 12 mesi e le 765 ore per i progetti di 8 mesi, articolato su cinque o sei giorni a settimana. Gli operatori volontari selezionati sottoscrivono con il Dipartimento un contratto che fissa, tra l’altro, l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio in € 444,30 che potrebbe essere incrementato sulla base della variazione, accertata dall’ISTAT. Tutti i giovani interessati a saperne di più possono visitare il sito web www.politichegiovanili.gov.it per conoscere i bandi attivi sul territorio della provincia di Siena utilizzando, sullo stesso sito, il motore di ricerca “Scegli il tuo progetto in Italia” e inserendo i filtri specifici relativi alla territorialità e agli ambiti di interesse.

Emilia Di Gregorio 

Foto tratta da sito ufficiale