Archivi categoria: il terzo settore in provincia

Castellina Scalo e il segreto dei giovani volontari “diamogli fiducia”

Matilde , 19 anni e già soccorritrice di II livello. Un orgoglio per la Misericordia di Castellina Scalo. Il governatore Claudio Colli “siamo contenti di avere in questo momento 15 ragazzi dai 17 ai 25 anni nel nostro organico di volontari”.

Mi sono avvicinata al mondo della misericordia grazie alla mia catechista ad inizio quinta superiore e quello che mi spinge ad essere una volontaria, ogni giorno, é perché rispecchia i mei valori etici. Dedicarmi agli altri e supportarli mi fa sentire bene e d’aiuto per quel poco che si possa fare“. Parole mai banali per una ragazza giovanissima che tiene a precisare : “nonostante sia giovane mi piace organizzare le mie giornate e settimane tra tempo in famiglia, uscite con amici e volontariato”.

Benvenuti a Castellina Scalo nel mondo di Matilde. Ma quale è il segreto per “attrarre” i ragazzi? Prova a spiegarlo proprio il governatore Claudio Colli: “si sono avvicinati incuriositi dalle nostre attività e hanno continuato, per loro stessa dichiarazione, perché motivati dalla fiducia che la Misericordia di Castellina ha subito dato loro affidando compiti anche impegnativi e accogliendo le loro proposte e iniziative”.

Matilde conclude: “passare il mio tempo libero a servizio degli altri per me non é da definire tempo perso, il tempo che impiego ad ascoltare, confortare ed essere di supporto viene ripagato con sorrisi e piccoli gesti, sono proprio questi ultimi a non farmi rinunciare a fare volontariato”.

Matilde come  Alessandro (17 anni soccorritore di primo livello)  e diversi altri.

I volontari reale valore aggiunto per il terzo settore ed, in generale, per la società. Se avete problemi a “reclutarli” fate una passeggiata a Castellina: qui pare che abbiano scoperto un segreto.

Giuseppe Saponaro 

 

Misericordia Asciano “ci mettiamo il cuore”

Lo scorso anno il gruppo giovani della Misericordia di Asciano è entrato a far parte del Progetto Comunicazione e Social di Siena Soccorso.

Lo scopo è quello di cercare soluzioni nuove per abbattere l’immobilismo delle nuove generazioni verso il mondo del volontariato. Sono sempre più le realtà associative che “soffrono” la mancanza di “nuove leve”.

Un passo importante è stato fatto dalle Misericordie avvicinandosi, ancora di più, al mondo social, con una nuova veste, presentandosi sotto forma di video short-form : video di dimensioni più corte, che presentano durata minima e massimo coinvolgimento.

Ragazzi del mondo del volontariato e non si sono ritrovati, presso lo studio fotografico “Yolo Studio”, per essere intervistati creando contenuti di valore funzionali all’intrattenimento, al divertimento e all’informazione.

Misericordia Asciano - i volontari organizzano il montaggio dei video

Misericordia Asciano – i volontari organizzano il montaggio dei video

Ponendo domande di vita quotidiana e assistenza abbiamo raccontato con semplicità impegni e abitudini degli adolescenti, comunicando che l’atteggiamento del volontariato parte dal nucleo familiare per poi essere trasmesso in società.

Da qui il nostro motto “ci mettiamo il cuore sempre” far si che gesti di misericordia occasionali diventino ordinari e concreti.

Una volontaria 

Sienasociale.it si complimenta con questi volontari che hanno trovato un modo originale di comunicare le proprie emozioni proponendosi quali punto di riferimento comunicativo per i coetanei.

Per vedere un video

https://www.instagram.com/reel/CppgrowgVid/?igshid=YmMyMTA2M2Y=https://www.instagram.com/reel/CppgrowgVid/?igshid=YmMyMTA2M2Y=

 

 

 

Valdelsadonna attacco social “etichetta che fa rabbia”

Una gara di caccia, con futuro ricavo in beneficienza all’associazione della provincia di Siena, fa nascere una “polemica” su Facebook con diversi commenti negativi su un gruppo locale. La realtà che si occupa di prevenzione oncologica e non solo non ci sta e pubblica un comunicato ufficiale.

Ci possono essere tanti modi questo proprio no“. È uno dei commenti più netti.

La replica di Valdelsadonna è netta: “vorremmo chiarire a tutti la questione della donazione a Valdelsadonna da parte di AAC VICO DI BOSCONA.Siamo state accusate di accettare soldi provenienti da “fucilazione di bestie”.La suddetta associazione ha deciso di devolvere il ricavato di una giornata organizzata da loro, per i loro soci, alla ricerca contro i tumori. Quest’anno, come lo scorso anno, ci hanno contattate per chiederci di fare da tramite per questa donazione. In nessun modo siamo coinvolte nell’organizzazione di questo evento, che si sarebbe tenuto comunque (con o senza la donazione finale) e in nessun modo abbiamo richiesto questo contributo. Lo accettiamo? Si, assolutamente. Il perché è presto detto: siamo una piccola associazione fatta di donne che, nel poco tempo libero a disposizione, cercano di aiutare chi ogni giorno lotta contro un male brutto e subdolo. Alcune di noi hanno lottato in prima persona, altre hanno perso qualche caro o qualche amica con questa malattia. Sappiamo quanto c’è bisogno di aiuto in certi casi e sappiamo che tutto quello che arriva non è mai abbastanza. Il ricavato del 5×1000, delle nostre tessere associative, delle cene che facciamo, dei mercatini che organizziamo, non sono minimamente sufficienti a coprire tutte le situazioni di bisogno che ci vengono riferite. Va da sé che non riusciamo a fare anche donazioni per la ricerca. Quindi la domanda è la seguente: perché non dovremmo accettare di fare da tramite per la donazione di un’associazione che ha creato un evento privato perfettamente legale?!A tutte le persone indignate chiediamo: voi la tessera associativa di Valdelsadonna l’avete fatta? Le donazioni spontanee le avete mai valutate? Avete mai partecipato ad un nostro evento?

Avete provato a chiedere ad donna con una diagnosi infausta se le importa da dove vengono i soldi della ricerca che forse le permetterà di sopravvivere?
Sono domande provocatorie e lo sappiamo, ma dopo tutto il lavoro che c’è dietro alle nostre iniziative, essere etichettate così male sui social fa davvero rabbia.

Con affetto
Il Direttivo di Valdelsadonna”.

Lasciateci dire che le diverse idee pro o contro la caccia poco hanno a che fare con questa situazione.

L’opera meritoria di Valdelsadonna è, da anni, sotto gli occhi di tutti. Altrettanto lusinghiero l’intento degli organizzatori di devolvere il ricavato dell’evento, sul quale si può discutere tra favorevoli e contrari, per solidarietà. Strumentalizzare è un “gioco” che nulla a che fare con l’altruismo.

Giuseppe Saponaro

4 donne e una fiamma: il museo diviene emozione

Immaginate un grande focolare, di quelli come una volta, dove attorno alla fiamma ci si sedeva e si raccontavano storie. Immaginate poi un tavolo, con tre donne sedute. Di fianco, un’altra donna con la chitarra. Aggiungete infine una sala gremita e attenta. Un insieme di storie lontane, di storie vicine, di emozioni. Tutto questo è stato il pomeriggio di sabato al Museo della Mezzadria per un evento organizzato dal Comune di Buonconvento in occasione dell’iniziativa “Diamo pace alle donne” promossa dalla Provincia di Siena.

L’evento è nato nell’ambito dell’8 marzo Giornata internazionale dei diritti della donna. Un messaggio di pace, da intendersi non solo in senso letterale ma anche figurato: diamo pace alle donne in ogni contesto e situazione.
Nel cartellone promosso da provincia, comuni e associazioni del territorio, l’iniziativa organizzata dal comune di Buonconvento ha riscosso un notevole successo di pubblico.
𝐕𝐨𝐜𝐢 𝐝𝐢 𝐃𝐨𝐧𝐧𝐞: 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐞 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚 con la presentazione dei libri di Elisa Mariotti e Sarita Massai accompagnate da Lucia Lorenzini, chitarra e voce. A Mita Feri il ruolo di delicata e precisa guida tra i vari racconti che si sono susseguiti per un appuntamento denso di spunti di riflessione.

E.M.

Per saperne di più

“Voci di donne: parole e musica” oggi a Buonconvento

 

Monteroni d’Arbia, volontari in servizio alle corse a pelo

Quattro equipaggi della Pubblica Assistenza Val d’Arbia  sono impegnati oggi a Monteroni d’Arbia presso l’ippodromo comunale in occasione del primo appuntamento di corse a pelo per la stagione 2023

Quattro equipaggi, due ambulanze, un totale di sedici volontari in servizio: sono questi i numeri dell’impegno della Pubblica Assistenza Val d’Arbia nell’ambito delle corse a pelo che si svolgono a Monteroni d’Arbia nella giornata di oggi, domenica 12 marzo, per il primo appuntamento della stagione 2023.

Sei le batterie, due la mattina a partire dalle 11.15 e quattro nel pomeriggio dalle 15.15, in occasione delle quali i volontari prestano servizio presso l’ippodromo comunale. Il secondo e ultimo appuntamento sarà invece domenica 12 aprile.

Ecco le foto.

Pas…QuaViO al via: “aiutateci a moltiplicare le nostre energie”

Anche quest’anno, in occasione della Pasqua, torna sul territorio di “Siena Pas…QuaViO” per sostenere il servizio di cura e vicinanza ai malati oncologici, con l’offerta di uova di cioccolata latte/fondente 250 gr. (contributo 12,00€) e 350gr. (contributo 18,00€). A Pasqua grande lotteria con uovo gigante. La organizzazione di volontariato cerca sostegno.

L’associazione senese che si occupa di cure palliative torna con la speciale raccolta fondi destinata a coprire i costi dei servizi che, da oltre 30 anni, sono offerti gratuitamente ai pazienti oncologici che sono nell’ultimo ma fondamentale tratto della vita. Le uova sono prodotte dalla ditta Masoni Pietro s.r.l. che donerà un grande uovo di cioccolato per la realizzazione di una lotteria il cui ricavato, sommato alla cifra raccolta dalla distribuzione delle uova, sosterrà il servizio di cura e vicinanza.

Vanna Galli, presidente di QuaViO, precisa: “ciascuno di noi può scegliere di moltiplicare le energie di QuaViO sia organizzando una piccola raccolta presso una parrocchia o un luogo idoneo o partecipando all’acquisto delle uova di cioccolato per sé ed i propri familiari“.

Intanto, i volontari sono già in azione nel pieno rispetto del motto “Prendiamoci cura Insieme, QuaViO non si ferma”.  Oggi, dalle 15 alle 17. 30 allo stadio comunale Arnolfo Mangiavacchi di San Quirico, Sonia Rosini, attivissima volontaria, sarà presente con le uova in occasione del match casalingo della squadra. Nel fine settimana, del 19 marzo i volontari saranno presenti presso la parrocchia San Bernardo Tolomei, Siena.

Per informazioni 0577/ 219049 oppure mandando una email: quavio@quavio.it

Per ulteriori informazioni

www.quavio.org

“Voci di donne: parole e musica” oggi a Buonconvento

Presso il Museo della Mezzadria, oggi alle 17.30. Un messaggio che leggiamo sulle pagine Facebbok del comune
“Diamo pace alle donne”. E’ questo il messaggio che viene dalle terre di Siena in occasione dell’8 marzo Giornata internazionale dei diritti della donna. Un messaggio di pace, da intendersi non solo in senso letterale ma anche figurato: diamo pace alle donne in ogni contesto e situazione.
Nel cartellone promosso da provincia, comuni e associazioni del territorio è presente l’iniziativa organizzata dal comune di Buonconvento oggi alle 17.30 presso il Museo della Mezzadria
𝐕𝐨𝐜𝐢 𝐝𝐢 𝐃𝐨𝐧𝐧𝐞: 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐞 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚 con la presentazione dei libri di Elisa Mariotti e Sarita Massai accompagnate da Lucia Lorenzini, chitarra e voce.
Un appuntamento da non perdere
"Si-Sienasociale la coprogettazione che tanto vale" : corso antenne del territorio

Si-Sienasociale: ecco il convegno

Il 28 marzo 2023, l’evento dal titolo: “Si-Sienasociale: esperienze di coprogettazione per la costruzione del welfare locale. Analisi e prospettive”. Invito rivolto alla cittadinanza.

L’appuntamento è organizzato dal Comune di Siena, Assessorato alle Politiche Sociali, e si  svolgerà il prossimo 28 marzo a Siena presso il Complesso Museale Santa Maria della Scala – Sala Italo Calvino.

A breve sarà pubblicato il programma ma intanto l’invito è giunto alle realtà appartengo al terzo settore di Siena e provincia.

E’ gradita la preregistrazione entro il 27 marzo al link https://si-sienasociale.sienacongress.it/home.php

Una scrittrice iraniana e la condizione femminile

Nella suggestiva cornice del Centro Culturale “La Tinaia” di Sovicille ieri – 8 marzo – è stata celebrata la Giornata Internazionale della Donna con un’ospite molto attesa e molto amica delle donne: Manna Parsì, autrice di testi letterari iraniani nata a Teheran ma che, da anni, vive in Italia e che da tempo racconta la condizione femminile nel suo paese natìo.

La Presidente dell’Associazione Turistica Pro Loco Sovicille aps, Rosanna Recchi e la socia fondatrice Donatella Pollini hanno introdotto e guidato la chiacchierata con l’autrice che ha ricordato il senso della giornata che non va vissuta come una festa ma come un appuntamento finalizzato al raggiungimento dell’equità dei diritti femminili.

Rosanna Recchi Presidente della Pro Loco Sovicille

Manna Parsì ha raccontato che le donne protagoniste nella storia e rimaste spesso anonime, sono state molteplici: migliaia hanno perso la vita perché sottoposte a condizioni lavorative disumane, altre lasciate sole a sfamare figli perché i loro mariti e fratelli erano stati arruolati in guerre senza fine, altre ancora vittime di società patriarcali in cui non vi era nessuna possibilità di riscatto.  Storie lontane, ma purtroppo sempre attuali, che ritroviamo sui giornali in cui leggiamo di femminicidi avvenuti per mano di uomini che uccidono in nome dell’amore, o donne vittime di retaggi culturali, vittime di razzismo, di riti tribali crudeli o di religioni maschiliste.

“Nel mio paese, la cosa che manca di più è la possibilità di scelta, vinta dall’imposizione” dice Manna; come quella del velo in Iran. La scrittrice ha ricordato quando nel 1979, rientrata a scuola dopo le vacanze, vide la segretaria indossare un velo. Subito sembrò uno scherzo tantoché tutte le studentesse cominciarono a schernirla. Quando la segretaria disse loro che non c’era niente da ridere, capirono che stava cambiando qualcosa e che, da lì a poco,  la loro libertà sarebbe stata repressa e tenuta strettamente sotto controllo.

E così fu.

Tutt’oggi le donne che hanno avuto la possibilità di studiare e lavorare sono succubi di mariti (e della famiglia del marito) che impongono loro regole e stile di vita ferrei. La maggior parte di loro non ha neanche il coraggio di divorziare perché la legge prevede l’affido dei figli, al marito.

La scrittrice iraniana Manna Parsì e Donatella Pollini socia fondatrice Pro Loco Sovicille

Manna afferma che col velo le donne si sentono invisibili, brutte, sono tutte uguali e perdono la loro identità, e l’obbligo di indossarlo rigidamente  vieta loro ogni libertà di scelta.

L’episodio di Masha Amini, uccisa nel settembre 2022 perché una ciocca di capelli fuoriusciva dall’hijab però, ha lasciato un segno: da quel momento c’è stata una vera e propria rivoluzione femminile fatta da donne che si tagliavano i capelli pubblicamente quale gesto di solidarietà verso una loro connazionale e di protesta contro il regime. A breve distanza dai primi episodi, la rivoluzione ha visto la solidarietà ed il coinvolgimento anche di padri, fratelli e mariti che manifestavano accanto alle loro donne, pagando conseguenze durissime.

La serata si è conclusa con l’intervento del Sindaco di Sovicille Giuseppe Gugliotti che ha ringraziato la scrittrice per il coraggio dimostrato e per l’intensità della serata. Ha sottolineato che il miglior modo per festeggiare la donna è quello di mettere in luce queste condizioni con l’informazione e la conoscenza e di favorire situazioni di parità, attraverso la consapevolezza. E soprattutto, non dimenticare ma anzi, continuare a dare sostegno, aiuto e vicinanza.

I libri di Manna Parsì saranno presto disponibili presso l’Associazione Turistica Pro Loco, in Via Roma 27 a Sovicille.

Per informazioni: info@prolocosovicille.it

Stefania Ingino

Misericordia di Poggibonsi: il tris d’emergenza è rosa

Sappiamo che non sono rarissime le ambulanze d’emergenza con equipaggi di sole donne. Tuttavia vogliamo farvene conoscere uno, della Misericordia di Poggibonsi, per rendere omaggio a tutte quelle donne che si mettono a disposizione del prossimo, sacrificando parte del loro tempo libero, facendo ogni giorno di questo mondo un posto migliore.

Sono volontaria – ci racconta Giada, a sinistra nella foto – da quasi cinque anni, ho iniziato quando ancora ero alle superiori. Adesso lavoro e nonostante il tempo da poter dedicare al volontariato sia decisamente diminuito cerco sempre di dare il mio contributo: trascorrendo una mattinata in turno con due amiche e aiutando al tempo stesso chi ha bisogno.

Daniela è la volontaria al centro della foto e ci spiega: “Ho conosciuto il mondo del volontariato nel 2012 facendo l’animatrice ai campi estivi ‘Misestate’, da lì a fare il Corso per Soccorritori e Soccorritrici il passo è stato breve perché avevo conosciuto la bellezza di aiutare il prossimo. C’è stata poi l’esperienza del Servizio Civile. Bellissima anche quella, un’esperienza che consiglio a tutti i giovani under 29: sia come approccio al mondo del lavoro, ma soprattutto per capire l’importanza di essere di aiuto a chi è nel bisogno perché è solo e malato, povero ecc. Ho avuto la fortuna di trasformare questa passione in un lavoro, diventando la prima dipendente autista soccorritrice di Mise Poggi, cosa che mi onora e mi soddisfa tantissimo”.

Fabiana, a destra nella foto, nella vita fa l’impiegata. “Ho iniziato a fare volontariato – ci dice – perché mi ha sempre affascinato questo mondo, fin da quando mio nonno usufruiva del servizio di trasporto. Mi fa stare bene poter aiutare in qualche modo altre persone o anche solo poter donare un sorriso”.

Storie e vite ordinarie che, messe insieme, compongono lo straordinario mondo del volontariato del quale le donne sono parte integrante.

Grazie a tutte quante, non solo l’otto marzo, ma ogni giorno dell’anno.